Lunedì, Novembre 28, 2022
Sole 27/11/2022
Quando il seeing assiste, il piccolo Solarscout regala belle immagini. Questa è la prima immagine ufficiale della nuova camera dedicata, la Player One Apolo Max, presa per riuscire a riprendere l’intero disco solare in un colpo solo
Venerdì, Giugno 25, 2021
Colorare il sole
Ogni volta mi scordo i parametri, forse l’avevo già scritto ma non lo trovo più
comunque, in photoshop dal menù immagine -> regolazioni -> valori tonali: si imposta il canale blu, verde e rosso rispettivamente secondo una delle seguenti combinazioni di massima. Ovviamente non sono le uniche, basta impostare i valori come più ci piace:
1° combinazione: blu su 0.1, il verde su 0.5 ed il rosso su 1,4
2° combinazione: blu su 0.2, il verde su 0.8 ed il rosso su 1,6
Poi basta fare qualche prova per aggiustare il tiro
Domenica, Novembre 3, 2019
DayStar Solar Scout 60mm SS60-ds
È stato annunciato da poco ma la tecnologia sulla quale si basa è collaudata da tempo: i filtri Daystar sono sul mercato da anni e gliastrofili di tutto il mondo gli usano ottenendo risultati straordinari. Adesso vendono direttamente il filtro con telescopio annesso, una soluzione AllInOne che si addice meglio ai miei usi.
Conquistato quindi dalla fama e dal prezzo più competitivo rispetto ad un PST da 40mm, ho comprato il SolarScout 60mm e ho avuto subito occasione di metterlo in azione, il primo WE dopo il suo arrivo.
Lette le istruzioni (così tanto per fare, perché praticamente non c’è da sapere nulla di particolare), ho attaccato l’alimentazione, atteso il Led verde della sintonia, e puntato il sole.
Oculari e camera di ripresa pronti.
Sapevo che dovevo prima trovare la sintonia corretta, ho iniziato la sua ricerca meticolosa a passi di uno stop della ghiera, cominciando da una parte e arrivando da quella opposta. Ad ogni cambio ho atteso i 3 minuti per avere il Led verde, ed anche altri 5 minuti per cautela.
Risultato di due giorni di prove col cielo limpido ed il sole mai nascosto nemmeno da una nuvola: il nulla. Non sono riuscito a distinguere un cazzo di dettaglio sulla superficie (il Daystar è ottimizzato per la cromosfera) e nemmeno un accenno di sbuffo, fecola, protuberanza, arco… nulla di nulla, solo una palla rossa all’oculare o bianca alla camera (ASI 174 mono, ovvero la migliore per il sole).
Beh diciamo che come primo approccio non ci siamo per nulla.
La cosa che mi ha lasciato il dubbio è il fatto che variando la sintonia, l’immagine non cambiava assolutamente. Ho esperienze diretteci telescopi solari, ed il filtro del PST ad esempio, come quello del Lunt, variando la sintonia, si percepiva chiaramente la differenza nell’immagine, cosa che in questo caso invece, in 2 giorni, non ho mai minimamente percepito. Che sia un modello difettoso?
Lunedì, Aprile 10, 2017
Sole - AR 2648
Per provare la Powermate 5x di Gianluca quale soggetto è più indicato del sole? ecco un po’ di granulazione e un piccolo gruppo di macchie
Martedì, Dicembre 6, 2016
Il Sole col Lunt 50mm
L’amico Sergio mi ha prestato il suo Lunt per riprese in Ha. Curioso di provarlo, dopo un attesa di una settimana, l’ho puntato sul sole in una giornata non troppo bella purtroppo.
La cosa bella è che il disco solare occupaquasi interamente il sensore della mia ASI120MM per cui è possibile effettuare una ripresa dell’intero disco con una singola posa: una bella comodità
Ovviamente lo scotto da pagare è una bassa risoluzione di ripresa, ma per quello basta usare un moltiplicatore di focale e fare un mosaico.
L’immagine ripresa è elaborata da un video di 1000 frame, sommati al 70% con autostakkert ed elaborati con maschere di contrasto di photoshop.
Il risultato, anche considerando la non ottima giornata, è molto buono.
Posso fare al volo una considerazione su questo telescopio: rispetto al PST la qualità è maggiore senza dubbio. Il campo inquadrato è uniforme nella sintonizzazione del filtro, soldo e constante, mente nel PST era disomogeneo e molto fragile, bastava sfiorere la ghiera e cambiama tutto subito.
In visuale quei 10 mm in più fanno la differenza, si scorgono molto dettagli in più ed è possibile aumentare gli ingrandimenti senza degradare l’immagine. Insomma, costa di più, ma rende di più…