Giovedì, Aprile 23, 2015

Borg mini 50

Con questi mini non se ne può più… :-) Ho rivenduto l’Orion 50 Mini per sostituirlo con questo Borg.
Fondamentalmente l’orion non aveva niente che non andasse, ma il Borgè otticamente molto superiore, ha la messa a fuoco elicoidale, il tubo si allunga e si scorcia distanziando la lente frontale, per cui si può usare con barlow o diagonale. Inoltre ha un comodo attacco con vite fotografica.
L’ho testato sul sole col prisma di henchel ed il risultato mi ha piacevolmente colpito. Macchie ben visibili con un oculare da 10,5mm (che con focale di 250mm da 24 ingrandimenti. Non solo si vedevano ma erano ben dettagliate le zone di ombra e penombra.
adesso prenderò qualche oculare dedicato, leggero e ben corretto, così da usarlo, oltre che come cercatore e guida, come telescopietto da viaggio e telescopio solare a largo campo.
Ho già preso un Plössl TeleVue NJ smooth side, che mi è parso un ottimo oculare, al pari o meglio del Meade 3000 9.5mm, il mio oculare preferito.
presto arriverà un Volcano Top T*-Japan da 18mm. Vorrei prender anche una focale da 6, meglio 7mm, sempre ortho Abbe, in modo da usarli con profitto anche col C9¼.

Soddisfatto e definitivo, spero.

Venerdì, Febbraio 14, 2014

Meade Plössl 3000² 9.5mm

Visto che oggi è il mio compleanno, le poste hanno avuto la decenza di consegnarmi la raccomandata in tempo.

Come promesso è arrivato il 9,5mm, un pezzo d’ottica spettacolare (cazzo l’avevo venduto a fare dico io…) nella veste della seconda serie (col paraluce in gomma invece che senza)
Adesso dovrò fare il confronto con i Vixen.

Tanti auguri a me :D
meade_plossl_3000_95.jpg

ps
Ho trovato anche il 6,7mm seconda serie, per cui mi sono fatto una collezione moooolto interessante

Mercoledì, Febbraio 5, 2014

Breve test sugli oculari Meade 3000 da 5 e 16 mm

Sembra incredibile, ma appena ho portato in casa i due nuovi oculari, c’è stata una finestra di sereno di circa un ora che mi ha consentito di provarli brevemente su campo :O
La prova è stata effettuata su Giove, alto nel cielo alle ore 22:30 di ieri sera, utilizzando il piccolo rifrattore acromatico SkyWatcher 70/500.
16mm: L’ingrandimento fornito da questo oculare è di 31x, un valore basso ma che ha consentito di vedere Giove circondato da tutti e quattro i satelliti galileiani. La palla del pianeta, piccola nell’oculare, lasciava vedere le due bande rosse su un dischetto bianco avorio. L’oculare si è comportato bene sia al centro del campo che ai bordi, restituendo un’immagine simile nella luminosità e nella geometria. Incredibilmente non ho notato lo spettro secondario che mi aspettavo di vedere col il piccolo rifrattore. Con questo oculare il rifrattore posso utilizzarlo anche come cercatore! La visione era confortevole e comoda, col l’intero campo apparente visibile senza avvicinarsi troppo alla lente, per cui non si incorrono in problemi di appannamento in caso di forte freddo ed umidità. Mi ha fatto una buonissima impressione, ma il vero test andrà fatto con il C9¼
5mm: Contrariamente a quanto immaginavo, non ho avuto grosse difficoltà nella visione, si è un oculare un po’ estremo per la limitata estrazione pupillare, ma non impossibile come più volte letto in giro. Ho dovuto però piegare indietro il paraluce per poter vedere tutto il campo apparente. La visione a 100x fornita è stata veramente bella. Mi immaginavo un’immagine impastata ed invece il disco del pianeta era netto, con le bande equatoriali ben visibili, con accenni abbastanza facili ai festoni. Ho visto chiaramente l’assenza della GMR. Non c’erano aloni, residui cromatici, l’immagine era solo pulita, non esageratamente grande ovviamente, ma con un po’ di concentrazione sono riuscito a percepire molti dettagli. Anche in questo caso il residuo cromatico era nullo. Ho indagato il bordo del pianeta ma era nitido e senza falsi colori. Il disco del pianeta si è presentato di un colore bianco avorio, molto godibile. Assenza totale di immagini fantasma o luce diffusa. Insomma, mi ha fatto veramente un’ottima impressione!

Nota sul rifrattore:
Sarà di fattura economicissima (ha un focheggiatore imbarazzante, fa proprio caà), sarà un acromatico, sarà di piccolo diametro, ma cazzo, sfodera prestazioni che non mi sarei mai immaginato. A memoria non ricordo visioni di Giove fatte col mio vecchio Vixen 102M migliori di quella di ieri sera.
Sarà merito dell’oculare, ma con un 5mm solitamente, l’immagine inizia a degenerare, invece… pulitissima…
Una volta, sotto il cielo buio di Montecatini VdC, mi ha regalato una visione di M42 spettacolare, meglio di quella che riesco ad ottenere col C9¼ dal centro città.
Secondo me è un buono rifrattore.

AGGIORNAMENTO
Ieri sera, 06/02/2014, nuova serata sgombra dalle nubi, luna al primo quarto.
Mi sono appostato sul mio balcone in configurazione visuale, vale a dire niente PC, tele scopi in parallelo ecc ecc, perché avevo in mente di effettuare il test degli oculari anche col C9¼.
Con un seeing non particolarmente buono ed una trasparenza scarsa a causa della luna, la visione di Giove non è stata delle migliori, ma comunque il test a valenza, poiché ho confrontato i nuovi Meade 3000 con i miei Vixen LVW.
In particolare mi sono concentrato sul confronto degli oculari con la stessa lunghezza focale, il 5mm di entrambi ed il 16mm per i Plössl contro il 17mm “dell’Erfle” (lo schema ottico di ogni oculare grandangolare deriva dall’Erfle…)
Puntando la luna con le focali da 16 e 17, l’immagine fornita è risultata veramente incisa e spettacolare in entrambi, ma, mente il vixen restituiva una visione più ampia grazie al maggior AFOV e alla minore focale (ingrandimenti Vixen=138x - Meade=147x, campo reale inquadrato Vixen=0,47° - Meade=0,34°), il bordo lunare ha mostrato una sottile linea giallina, assolutamente trascurabile, segno di una aberrazione cromatica introdotta da qualche superficie vetrosa, mentre nel Meade questa era percettibile a tratti. Quindi non del tutto assente in entrambi gli oculari, ma più evidente nel LVW. Essendo presente in entrambi gli oculari posso pensare che una certa aberrazione cromatica possa essere introdotta dalla lastra correttrice del C9¼, amplificata maggiormente nel grandangolare piuttosto che nel Plössl. Inoltre nel 17mm era presente anche un piccolo riflesso dell’occhio, eliminato appena mi sono allontanato di qualche millimetro dalla lente, mentre nel 16mm nessun riflesso presente, ma la maggior vicinanza all’oculare lo faceva appannare. Fondo cielo nero in entrambi i casi.
Osservando con gli oculari da 5mm la visione dei crateri ad altissima risoluzione è stata veramente bella. Solite considerazioni sul campo inquadrato, ovvero maggiore nel Vixen, con conseguente più facilità di visione anche grazie all’estrazione pupillare, cosa che è critica nel Meade, ma le immagini fornite dal Plössl sono state di una purezza totale. Nessun cromatismo, nessun riflesso, immagine stabile e secca, di colore neutro. Nel Vixen l’immagine è stata altrettanto bella, come detto, più godibile per la semplicità, ma un pelo meno stabile e incisa, un pochino più morbida. Anche in questo caso però nessun cromatismo sul bordo lunare.
Ho provato ad eseguire un confronto anche su Giove, dove ho indugiato anche un po’ di tempo, ma il seeing era davvero brutto e rendeva di fatto la superficie del pianeta non sufficientemente dettagliata per poter fare un serio confronto. Posso dire che la visione era equivalente come dettaglio, alla comodità degli LVW si è contrapposta la leggerezza dei Meade, ma come visione sono alla pari (almeno ieri sera, sotto un seeing ottimo si noteranno le differenze)
Ultimo test Sirio e Rigel. Su Sirio ho tentato inutilmente di vedere Sirio B. Francamente non so se sia possibile con mio strumento, comunque sono riuscito solo a percepire qualche irregolarità negli anelli di diffrazione in intra-focale (telescopio super mega collimato, grandissimo C9¼!!) dove da una parte (anche ruotando gli oculari, è stato presente sempre un allungamento. Chissà..
Rigel B invece è stata palese con gli LVW, sia a 17mm che a 5mm, mente i Meade la evidenziavano meno, come se l’immagine fosse un po’ meno luminosa, differenza che invece non ho percepito negli altri test.

Meglio quindi i 3000 o gli LVW? Non ci sono fattori che fanno propendere la scelta per gli uni o per gli altri, quindi meglio entrambi! ;) :P

Ultima nota:
osservare la luna e conoscere tutti i nomi della zona che stai guardando perché forniti in tempo reale dalla mappa dello stabook Ten è una figata!

Venerdì, Gennaio 24, 2014

Oculari Meade Plössl serie 3000

Mi è venuta la voglia di prendere due focali per l’alta risoluzione senza compromessi.
Lo scherma migliore in teoria è quello di Abbe, ortoscopico con 4 lenti in due gruppi di 3+1.
In realtà c’è anche lo schema Plössl, anch’esso è un ortoscopico, e le lenti sono sempre 4 in due gruppi di 2+2.
Francamente no saprei dire quali siano le differenze qualitative, ma solo quelle di utilizzo: lo schema Abbe ha un campo apparente minore, tipicamente 42° mente lo schema Plössl ha un AFOV di 47-50°, ma una estrazione pupillare minore, quasi nulla per le focali estreme.
Quindi, in teoria lo schema Abbe è un pelo più comodo ma più brutto (effetto buco della serratura maggiore), il Plössl un po’ più bellino ma più scomodo.

A parte queste considerazioni, bisogna vedere cosa si riesce a reperire, ed è quello il vincolo che fa pendere la preferenza da una o dall’altra parte.

In commercio, sul nuovo, stanno tornando oculari con schema Abbe, di gran pregio per giunta, ma dai prezzi abbastanza elevati: Takahashi gli ha presentati proprio in questi giorni, poi ci sono gli EX Baader GO. Di Plössl di alta qualità invece non ce ne sono di nuovi, per cui bisogna orientarsi sull’usato.

In passato ho avuto un Baader GO da 5mm ed un Meade Plössl 3000 da 9,5mm. Il baader non mi ha mai fatto innamorare, mentre il Meade lo consideravo il mio miglior oculare. Poi ho preferito la comodità e la qualità degli LVW per cui li vendetti entrambi, il Meade con dispiacere.

Adesso però, in preda a questo attacco di strumentite, mi sono riaffacciato sui mercatini ed ho trovato due Meade Plössl 3000, uno da 5mm ed uno da 16mm. Gli presi entrambi, sperando di riuscire a trovare in futuro il 9,5mm o il 6,7mm. Sono oculare, a detta di tutti e per esperienza personale, eccezionali, per cui un piccolo corredo di questi alle focali più corte sarà una buona e duratura attrezzatura.

3000.jpg
3000_2.jpg

Lunedì, Maggio 20, 2013

Vixen LVW

Vixen_LVW_serie.png Con gli ultimi due nuovi arrivi ho completato la serie degli LVW Vixen.
Per prenderli ho dovuto rinunciare al Baader GO da 6mm ed al Meade Plossl 3000 da 9.5mm.
Sia il Meade che il Baader sono due ottimi oculari, ma lo schema ottico Plossl ed Abbe ha la caratteristica di avere una limitata estrazione pupillare, per cui la visione, seppur bella, è scomoda. Inoltre il campo inquadrato non è molto esteso, limitato a soli 47° apparenti.
Gli LVW invece hanno un campo apparente di 65°, simile a quello dell’occhio umano, ed una estrazione pupillare di 20mm, per cui la visione è più confortevole. Oltre a questo hanno una resa veramente elevata, paragonabile a quella del Meade che era superba, per cui in termini di qualità non ho rinunciato a nulla ed ho solo guadagnato sugli altri aspetti.

In realtà la serie completa comprende altri due oculari: il 3.5mm ed il 42mm. Il primo però ha una focale troppo spinta e risulterebbe inutilizzabile per il 99% delle volte che osservo col C9¼, il secondo, oltre ad essere introvabile nel mercato dell’usato, è disponibile in osservatorio, per cui…

Buone osservazioni a me ;)

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