Lunedì, Giugno 16, 2014

Un po’ di Sole

Col nuovo rifrattore mi sono buttato sul Sole, cercando di fare meglio possibile.
Per adesso ho provato diaframmando a 5cm, mi riserbo di fare future riprese a tutta apertura per aumentare la risoluzione, ma prima devo fare il filtro nuovo dedicato al paraluce dell’80ED.

Comunque i risultati per adesso non solo ottimi purtroppo, ma migliori di quelli avuti col piccolo 70 acromatico.

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Martedì, Maggio 6, 2014

Ci riprovo con un 80ED

Quando, pochi mesi fa, decisi di razionalizzare la mia strumentazione vendendo il mio 80ED oro, non immaginavo che poco tempo dopo lo avrei ripreso. E invece…
A conti fatti era meglio se lo tenevo, risparmiavo la fatica delle spedizioni e delle contrattazioni, ma sono andato sostanzialmente pari, per cui non mi pento delle azioni fatte.
Il tutto nasce dalla neonata curiosità verso il Sole, che oltre che essere interessante, aumenta la disponibilità osservativa. Il ché non è male visto che tra luna e nuvole non c’è una serata decente da tempo.

Avendo constatato che il piccolo acromatico 70/500 è inutilizzabile dato il suo fuocheggiatore ridicolo e ballerino, ho deciso di puntare su un obbiettivo più performante. Da principio ho guardato con interesse ai vecchi acromatici lunghi, tipo i vixen 80M o addirittura l’80L, ma sono risultati troppo costosi in relazione alle prestazioni che offrono, per cui, alla fine, il caro e vecchio skywatcher 80ED è stata una scelta adatta.

Ovviamente una scelta che ha più motivazioni: fotografia del Sole e fondo cielo a grande capo, e osservazione mordi e fuggi da balcone con montatura AZ.

Ieri sera ho provato il nuovo arrivato (che tra parentesi è la versione Black Diamond con ottica in FPL-53 e fuocheggiatore a doppia velocità, cosa che sul precedente 80ED non avevo) e l’ottica si è rilevata collimata oltre che molto corretta cromaticamente.
Ho infatti testato la resa su una bella falce di luna che è apparsa veramente disegnata. Veramente una bellissima visione, molto superiore anche a quella offerta dal Bresser 150mm acromatico in cui il cromatismo rovinava tutto.
Mi sono spinto fino a 120 ingrandimenti, utilizzando sia il Vixen LVW da 5mm che il Meade 3000 da 5mm. Entrambi gli oculari hanno reso la luna con un contrasto molto elevato, con un quasi impercettibile alone giallo sul bordo lunare utilizzando il Vixen, scomparso del tutto guardando attraverso il Meade, quindi la resa del telescopio, in visuale, è davvero apocromatica!
Un breve test sulle immagini di diffrazione ha evidenziato da principio un leggero astigmatismo, poiché l’immagine in intra tendeva ad allungarsi di lato ed in extra in lungo, ma poi ho constatato che era dovuto ad una non prefetto allineamento del diagonale: si, lo so, dovevo toglierlo ma non ho prolunghe e non potevo andare a fuoco altrimenti! Muovendo appena il diagonale e accoppiandolo con più precisione, l’effetto è scomparso, per la pace dell’anima…
Anche il mio vecchio 80ED oro sfoderava queste prestazioni, per cui non sono rimasto stupito, anzi, mi aspettavo questo risultato, ma quando si compra una cosa usata c’è sempre il timore che qualcosa vada storto, invece tutto ok!

Da ultimo l’ho provato col Vixen LVW da 72mm (14x, 4,76°, p.u. 5,60mm): una goduria vedere la luna incisa, piena di particolari, in un campo inquadrato davvero esteso e pieno di stelle, anche vicino al bordo lunare. Ma l’effetto wow è stato quello della zona in ombra: l’effetto della luce cinerea era evidente con la parte non illuminata evidente e con delle piccole stelle davvero vicine al bordo scuro (successivamente indagate ad alti ingrandimenti). Davvero una bella visione!

La mia attenzione poi si è spostata su Marte e Saturno: non sono certamente il campo adatto allo strumento, ma danno comunque una bella soddisfazione!
Su Marte era visibile la calotta polare e una sfumatura più scura nel disco bello rosso-arancio, mentre Saturno ha evidenziato, nei momenti di calma atmosferica, la divisione di Cassini. La serata era un po’ ventosa, gli ingrandimenti raggiunti non sufficienti a dare alla visione planetaria quella soddisfazione, ma come test direi che è più che sufficiente. Mi riserbo di provare lo strumento con una buona barlow in modo da raggiungere più elevati ingrandimenti e mettere alla frusta questo doppietto sui pianeti maggiori per poi dedicarlo al suo principale scopo: la nostra stellona!

Mercoledì, Novembre 13, 2013

Solo HiRes per ora (?)

Sull’ondata del pessimismo meterologico e cosmico, come annunciato, ho venduto macchina fotografica Canon 350D e il rifrattore 80ED.
Chi li ha comprati ha fatto un ottimo affare, come lo feci io a mio tempo. Non gli ho svenduti, anzi, ho ripreso quasi interamente l’investimento iniziale, per cui non me ne pento.
Mi sono divertito ed adesso passo la mano.
La canon è un ottima macchina fotografica deep, considerata una enty level, per me è stata ottima. Forse un po’ scomoda con quel display piccolo e l’impossibilità di comandarla e gestirla dal PC, almeno senza intervenire con cavi fatti fare ad hoc, ma per il resto è ottima.
Il rifrattore è un must have, piccolo, leggero, trasportabile e con un ottica superba, ma purtroppo da me poco sfruttato. Meglio uno strumento solo per adesso, così lo uso di più, ed ovviamente tra i due preferisco di gran lunga il C9¼. le immagini che mi regala alla vista sono bellissime.
Se riesco a vendere bene anche il riduttore di focale dell’80ED mi prenderà sicuramente la voglia di passare addirittura ad un C11 vendendo prima il C9¼, anzi ho già iniziato a guardare che c’è in giro… la visione ne trarrà sicuramente beneficio, per non parlare delle riprese planetarie…
Vedremo…

80ED_2013-07-19_1.JPG Canon_350D.JPG

Lunedì, Novembre 11, 2013

Bilancio osservativo da luglio ad oggi

Una desolazione osservativa.
Avevo un certo entusiasmo che mi ha accompagnato dal 2011, ma si è poco a poco scemato. Sarà il tempo particolarmente sfavorevole, ma in due anni sono state veramente poche le serate utili, da luglio ho osservato davvero 2 volte, ultimamente monto tutta l’attrezzatura prima di cena e la smonto dopo cena senza nemmeno aver acceso la montatura.
In queste condizioni viene meno anche l’interesse a fare la postazione fissa a Montecatini. Che la faccio a fare, per andarci 3 volte l’anno? Lascio perdere il progetto e risparmio millecinquecento euro che investirò, se ne ho voglia, in uno strumento più grande del C9.
La fotografia deep richiede un cielo buio e da Pontedera e dintorni non è possibile averlo, per cui anche l’80ED giace inutilizzato da mesi e anche prima non è che fosse proprio sfruttatissimo.
In un momento non proprio felice come questo, meglio disfarsi del superfluo, e la fotografia deep è superflua. I risultati non sono stati mediocri, anzi mi sono anche stupito di me, ma alla fine chi se ne frega! Voglio dire, posso farla comunque col C9, anche se prediligo quella planetaria, se non altro richiede meno tempo e non necessita del cielo alpino.
Ho messo in vendita l’80ED con i vari accessori, vedremo se riesco a venderli senza svenderli, altrimenti staranno li a prendere polvere come hanno fatto fino ad ora.

Tag: 80ED

Mercoledì, Marzo 21, 2012

Upgrade montatura

Sta per arrivare un piccolo upgrade per la montatura: Testa doppia Vixen-Losmandy della Geoptik.
Questo è propedeutico per 2 cose:

  • Dotando di piastra Losmandy il mio C9 risulterà più saldo e fermo
  • La piastra Vixen che attualmente uso per il C9 diventerà il supporto per montare in parallelo un telescopio guida :D

Come telescopio guida potrei usare il mio amato Vixen 102M, ma è un po’ grossino, per cui sono in trattativa anche per un più piccolo, seppur più performante, SkyWatcher 80ED: più leggero, compatto e corretto otticamente del Vixen.

Fatto tutto ciò, direi che come attrezzatura manca solo una camera che faccia anche da autoguida, tipo una Mag-Zero che va tanto di moda. Si vedrà per quella è un po’ costosa.

Pannello di controllo

APOD

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Sole - immagine corrente

Luce Bianca

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H-Alpha

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