Lunedì, Aprile 13, 2015

Comparativa tra barlow: Celestron Ultima VS Meade 4000 #140

Ho acquistato nuova una barlow famosa, ovvero la Celestron Ultima. Tutti (o quasi) ne parlano benissimo dicendo che sia la migliore del suo segmento.
Una sua concorrente è proprio la mia barlow, la Meade 4000 #140, acquistata da me nuova molto tempo fa e ne sono sempre stato molto soddisfatto, per cui ho deciso di fare un test quanto più imparziale possibile.

Per dare validità ad un test in alta risoluzione, condizionato moltissimo dal seeing (essendo il telescopio acclimatato, collimato ecc ecc), ho cercato di riprendere il pianeta nel più breve lasso di tempo possibile, allungando le riprese a 3 minuti ciascuno usando un filtro IR-Pass, in modo che le condizioni climatiche fossero il più simili possibile.
I filmati sono stati ripresi con FireCapture impostando gli stessi valori di gain ed esposizione, elaborati con Autostakkert con gli stessi criteri prendendo i migliori 1000 frame ciascuno ed elaborati con Photoshop seguendo la stessa identica procedura per tutte.
Le barlow sono state usate a focale nativa e con un tiraggio di 35mm.
Il fuoco è stato fatto mediante maschera di Bahtinov sulla medesima stella di riferimento, poco distante da Giove.
Sotto queste premesse, credo che i risultati siano omogenei e confrontabili tra loro, per cui penso che possano essere un buon test.

Usando le barlow a tiraggio nativo si ottiene lo stesso fattore moltiplicativo: FireCapture da un valore di 5100mm per entrambe e quindi l’ingrandimento risultante è di 2,2x
usando invece la prolunga di 35mm la Celestron porta la focale a 6400mm (2.72x) e la Meade a 6100mm (2,59x)

Le immagini ottenute sono state poi riscalate in Photoshop per portarle tutte alla stessa grandezza, ridimensionando quelle più grandi alla grandezza minore.

Di seguito le immagini e la legenda:

1- Celestron Ultima 5100mm
2- Meade 4000 #140 5100mm
3- Meade 4000 #140 6100mm
4- Celestron Ultima 6400mm

Venerdì, Febbraio 14, 2014

Meade Plössl 3000² 9.5mm

Visto che oggi è il mio compleanno, le poste hanno avuto la decenza di consegnarmi la raccomandata in tempo.

Come promesso è arrivato il 9,5mm, un pezzo d’ottica spettacolare (cazzo l’avevo venduto a fare dico io…) nella veste della seconda serie (col paraluce in gomma invece che senza)
Adesso dovrò fare il confronto con i Vixen.

Tanti auguri a me :D
meade_plossl_3000_95.jpg

ps
Ho trovato anche il 6,7mm seconda serie, per cui mi sono fatto una collezione moooolto interessante

Mercoledì, Febbraio 5, 2014

Breve test sugli oculari Meade 3000 da 5 e 16 mm

Sembra incredibile, ma appena ho portato in casa i due nuovi oculari, c’è stata una finestra di sereno di circa un ora che mi ha consentito di provarli brevemente su campo :O
La prova è stata effettuata su Giove, alto nel cielo alle ore 22:30 di ieri sera, utilizzando il piccolo rifrattore acromatico SkyWatcher 70/500.
16mm: L’ingrandimento fornito da questo oculare è di 31x, un valore basso ma che ha consentito di vedere Giove circondato da tutti e quattro i satelliti galileiani. La palla del pianeta, piccola nell’oculare, lasciava vedere le due bande rosse su un dischetto bianco avorio. L’oculare si è comportato bene sia al centro del campo che ai bordi, restituendo un’immagine simile nella luminosità e nella geometria. Incredibilmente non ho notato lo spettro secondario che mi aspettavo di vedere col il piccolo rifrattore. Con questo oculare il rifrattore posso utilizzarlo anche come cercatore! La visione era confortevole e comoda, col l’intero campo apparente visibile senza avvicinarsi troppo alla lente, per cui non si incorrono in problemi di appannamento in caso di forte freddo ed umidità. Mi ha fatto una buonissima impressione, ma il vero test andrà fatto con il C9¼
5mm: Contrariamente a quanto immaginavo, non ho avuto grosse difficoltà nella visione, si è un oculare un po’ estremo per la limitata estrazione pupillare, ma non impossibile come più volte letto in giro. Ho dovuto però piegare indietro il paraluce per poter vedere tutto il campo apparente. La visione a 100x fornita è stata veramente bella. Mi immaginavo un’immagine impastata ed invece il disco del pianeta era netto, con le bande equatoriali ben visibili, con accenni abbastanza facili ai festoni. Ho visto chiaramente l’assenza della GMR. Non c’erano aloni, residui cromatici, l’immagine era solo pulita, non esageratamente grande ovviamente, ma con un po’ di concentrazione sono riuscito a percepire molti dettagli. Anche in questo caso il residuo cromatico era nullo. Ho indagato il bordo del pianeta ma era nitido e senza falsi colori. Il disco del pianeta si è presentato di un colore bianco avorio, molto godibile. Assenza totale di immagini fantasma o luce diffusa. Insomma, mi ha fatto veramente un’ottima impressione!

Nota sul rifrattore:
Sarà di fattura economicissima (ha un focheggiatore imbarazzante, fa proprio caà), sarà un acromatico, sarà di piccolo diametro, ma cazzo, sfodera prestazioni che non mi sarei mai immaginato. A memoria non ricordo visioni di Giove fatte col mio vecchio Vixen 102M migliori di quella di ieri sera.
Sarà merito dell’oculare, ma con un 5mm solitamente, l’immagine inizia a degenerare, invece… pulitissima…
Una volta, sotto il cielo buio di Montecatini VdC, mi ha regalato una visione di M42 spettacolare, meglio di quella che riesco ad ottenere col C9¼ dal centro città.
Secondo me è un buono rifrattore.

AGGIORNAMENTO
Ieri sera, 06/02/2014, nuova serata sgombra dalle nubi, luna al primo quarto.
Mi sono appostato sul mio balcone in configurazione visuale, vale a dire niente PC, tele scopi in parallelo ecc ecc, perché avevo in mente di effettuare il test degli oculari anche col C9¼.
Con un seeing non particolarmente buono ed una trasparenza scarsa a causa della luna, la visione di Giove non è stata delle migliori, ma comunque il test a valenza, poiché ho confrontato i nuovi Meade 3000 con i miei Vixen LVW.
In particolare mi sono concentrato sul confronto degli oculari con la stessa lunghezza focale, il 5mm di entrambi ed il 16mm per i Plössl contro il 17mm “dell’Erfle” (lo schema ottico di ogni oculare grandangolare deriva dall’Erfle…)
Puntando la luna con le focali da 16 e 17, l’immagine fornita è risultata veramente incisa e spettacolare in entrambi, ma, mente il vixen restituiva una visione più ampia grazie al maggior AFOV e alla minore focale (ingrandimenti Vixen=138x - Meade=147x, campo reale inquadrato Vixen=0,47° - Meade=0,34°), il bordo lunare ha mostrato una sottile linea giallina, assolutamente trascurabile, segno di una aberrazione cromatica introdotta da qualche superficie vetrosa, mentre nel Meade questa era percettibile a tratti. Quindi non del tutto assente in entrambi gli oculari, ma più evidente nel LVW. Essendo presente in entrambi gli oculari posso pensare che una certa aberrazione cromatica possa essere introdotta dalla lastra correttrice del C9¼, amplificata maggiormente nel grandangolare piuttosto che nel Plössl. Inoltre nel 17mm era presente anche un piccolo riflesso dell’occhio, eliminato appena mi sono allontanato di qualche millimetro dalla lente, mentre nel 16mm nessun riflesso presente, ma la maggior vicinanza all’oculare lo faceva appannare. Fondo cielo nero in entrambi i casi.
Osservando con gli oculari da 5mm la visione dei crateri ad altissima risoluzione è stata veramente bella. Solite considerazioni sul campo inquadrato, ovvero maggiore nel Vixen, con conseguente più facilità di visione anche grazie all’estrazione pupillare, cosa che è critica nel Meade, ma le immagini fornite dal Plössl sono state di una purezza totale. Nessun cromatismo, nessun riflesso, immagine stabile e secca, di colore neutro. Nel Vixen l’immagine è stata altrettanto bella, come detto, più godibile per la semplicità, ma un pelo meno stabile e incisa, un pochino più morbida. Anche in questo caso però nessun cromatismo sul bordo lunare.
Ho provato ad eseguire un confronto anche su Giove, dove ho indugiato anche un po’ di tempo, ma il seeing era davvero brutto e rendeva di fatto la superficie del pianeta non sufficientemente dettagliata per poter fare un serio confronto. Posso dire che la visione era equivalente come dettaglio, alla comodità degli LVW si è contrapposta la leggerezza dei Meade, ma come visione sono alla pari (almeno ieri sera, sotto un seeing ottimo si noteranno le differenze)
Ultimo test Sirio e Rigel. Su Sirio ho tentato inutilmente di vedere Sirio B. Francamente non so se sia possibile con mio strumento, comunque sono riuscito solo a percepire qualche irregolarità negli anelli di diffrazione in intra-focale (telescopio super mega collimato, grandissimo C9¼!!) dove da una parte (anche ruotando gli oculari, è stato presente sempre un allungamento. Chissà..
Rigel B invece è stata palese con gli LVW, sia a 17mm che a 5mm, mente i Meade la evidenziavano meno, come se l’immagine fosse un po’ meno luminosa, differenza che invece non ho percepito negli altri test.

Meglio quindi i 3000 o gli LVW? Non ci sono fattori che fanno propendere la scelta per gli uni o per gli altri, quindi meglio entrambi! ;) :P

Ultima nota:
osservare la luna e conoscere tutti i nomi della zona che stai guardando perché forniti in tempo reale dalla mappa dello stabook Ten è una figata!

Venerdì, Gennaio 24, 2014

Oculari Meade Plössl serie 3000

Mi è venuta la voglia di prendere due focali per l’alta risoluzione senza compromessi.
Lo scherma migliore in teoria è quello di Abbe, ortoscopico con 4 lenti in due gruppi di 3+1.
In realtà c’è anche lo schema Plössl, anch’esso è un ortoscopico, e le lenti sono sempre 4 in due gruppi di 2+2.
Francamente no saprei dire quali siano le differenze qualitative, ma solo quelle di utilizzo: lo schema Abbe ha un campo apparente minore, tipicamente 42° mente lo schema Plössl ha un AFOV di 47-50°, ma una estrazione pupillare minore, quasi nulla per le focali estreme.
Quindi, in teoria lo schema Abbe è un pelo più comodo ma più brutto (effetto buco della serratura maggiore), il Plössl un po’ più bellino ma più scomodo.

A parte queste considerazioni, bisogna vedere cosa si riesce a reperire, ed è quello il vincolo che fa pendere la preferenza da una o dall’altra parte.

In commercio, sul nuovo, stanno tornando oculari con schema Abbe, di gran pregio per giunta, ma dai prezzi abbastanza elevati: Takahashi gli ha presentati proprio in questi giorni, poi ci sono gli EX Baader GO. Di Plössl di alta qualità invece non ce ne sono di nuovi, per cui bisogna orientarsi sull’usato.

In passato ho avuto un Baader GO da 5mm ed un Meade Plössl 3000 da 9,5mm. Il baader non mi ha mai fatto innamorare, mentre il Meade lo consideravo il mio miglior oculare. Poi ho preferito la comodità e la qualità degli LVW per cui li vendetti entrambi, il Meade con dispiacere.

Adesso però, in preda a questo attacco di strumentite, mi sono riaffacciato sui mercatini ed ho trovato due Meade Plössl 3000, uno da 5mm ed uno da 16mm. Gli presi entrambi, sperando di riuscire a trovare in futuro il 9,5mm o il 6,7mm. Sono oculare, a detta di tutti e per esperienza personale, eccezionali, per cui un piccolo corredo di questi alle focali più corte sarà una buona e duratura attrezzatura.

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