Giovedì, Gennaio 17, 2013

Ducati Desmosedici GP13

Speriamo sia la volta buona…

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Lunedì, Agosto 27, 2012

Masao Furusawa e Filippo Preziosi

Intervista a Masao Furusawa dopo il suo viaggio in Italia

Akira Nishimura: Innanzi tutto quanto a lungo si è fermato in Italia ?
Masao Furusawa:Praticamente una settimana. Sono rientrato in Giappone il 25 di Luglio. Quando sono arrivato in Italia la sera del 19 di Luglio, ricevetti una mail dalla Yamaha Racing Motor , pare che avessero letto un articolo sul mio viaggio in Italia, mi chiedevano quale era lo scopo del viaggio, così ho risposto che il 20 avrei fatto il turista, quindi sarei andato a trovare l’ing. F.Preziosi. Valentino mi aveva anche chiamato sul cellulare perché aveva bisogno di parlarmi, quindi sono anche andato a Tavullia a casa sua. Mi sono incontrato con l’ Ing. F.Preziosi due volte e con Valentino una.
Q: Tanto per chiarezza, in quali giorni li ha incontrati ?
MF: Ho lasciato il Giappone il 19 Luglio di mattina ed arrivato in Italia la sera, il 20 ho fatto il turista, quindi il giorno dopo il 21 ho visto Filippo. Il secondo meeting è stato il 23 ed abbiamo parlato tre , quattro ore per ogni giornata passata insieme. Ho visto Valentino il 24 e lasciato l’Italia il 25.
Q: Il viaggio è dovuto ad un invito di Preziosi?
MF: Qualche cosa di simile. Abbiamo avuto uno scambio di messaggi per internet una volta ogni tanto. Nella Ducati la situazione sembra abbastanza complicata in quanto AUDI è entrata nella gestione e Valentino dava dei segnali forti che non voleva restare nel team. Filippo desiderava parlarmene e disse che voleva venire in Giappone, comunque, ho pensato che per lui sarebbe stato molto complicato visti gli impegni di MotoGP e venire in Giappone durante il campionato. Così ho risposto che sarei venuto in Italia.
Q: Da quando le hanno chiesto il suo aiuto?
MF:Dalla metà dell’altra stagione (2011). All’inizio era quasi uno scherzo, ma questa volta è diventato estremamente serio con loro che mi dicevano che volevano se possibile realmente ( Quotato nell’ intervista ‘if possible, we would like you to help Ducati.’)
Q: Ha incontrato Filippo Preziosi nel suo ufficio?
MF: No. Ci siamo incontrati a casa sua perché la notiza era già uscita e volevamo evitare illazioni . A casa sua ho parlato di cose fondamentali come per esempio deve essere disegnata una moto da competizione. Rimase molto impressionato e mi chiese se potevo dare una lezione ad alcuni dei suoi colleghi. Due giorni dopo fece venire il suo responsabile di progetto dei telai e ne parlammo di nuovo a casa sua.
Q: Sembra che avevate già un accordo prima di partire sulla discussione di soluzioni tecniche per le loro moto.
MF: La ragione per cui mi sono spostato a vivere a Kioto è che voglio avere una vita tranquilla da pensionato, ma alcuni dei miei vecchi amici mi chiesero se volevo aiutarli in alcuni campi del loro business, quindi pian pianino ho iniziato a pensare che potevo iniziare una piccola società di consulenza in un paio di anni. I clienti potenziali sarebbero società di produzione di veicoli e società aeronautiche. Quando Filippo mi ha contattato , scherzai dicendo che poteva essere il mio primo cliente. A questo punto Filippo mi prese sul serio e gli dissi che se mi pagava il viaggio venivo di sicuro, in fondo sarei anche venuto a visitare l’Italia su base gratuita.
Q: Quetso significa che lei si è già inserito nello sviluppo delle Desmosedici?
MF: No. Non sono autorizzato a rilasciare informazioni confidenziali sulla Yamaha e non abbiano discusso nulla in dettaglio. Ho parlato del mio approccio e di come ragiono sopratutto quello che ho fatto nel 2004. Per esempio il ‘triangolo centrale” che è il triangolo fatto dai punti di contatto con il suolo dall’anteriore al posteriore ed il centro di gravità relativo della moto e del suo disegno – fatto così oppure così ( Furusawa traccia nell’aria con il dito i vertici del triangolo che vanno o troppo avanti sull’anteriore o troppo indietro sul posteriore). Oppure quando si riferiscono alle sospensioni loro parlano sempre di rigidità. Il mio approccio è totalmente diverso. Preferisco analizzare la frequenza della sospensioni anteriore e di quella posteriore rendendole simili il più possibile. Questo fa si che i trasferimenti di pesi sulla moto diventano più dolci. Anche se sono dei concetti generali, sono stato in grado di gestire bene le nostre moto su di un piano scientifico. Cosa ho spiegato a Filippo, sono state queste mie idee personali ed il modo di pensare.
A questo punto gli ho chiesto perchè mi aveva chiamato. Se avessi lavorato per la Ducati e raggiunto ottimi risultati, avrei dimostrato che il suo progetto era sbagliato. Oppure se avessi lavorato per loro ed i risultati sarebbero stati scadenti avrebbe di nuovo provato che sbagliavano. Gli ho domandato : ‘In un modo o nell’altro devi prenderti le responsabilità , come mai prendi un simile rischio ?’ Filippo tranquillamente mi rispose: ‘ Non ha importanza se perdo il mio posto. Non mi interessa. Quello che mi interessa è solo una cosa: di fatre la nostra moto migliore.’ Quando ho sentito questa affermazione dentro di me ho pensato che Filippo ha un vero spirito da samurai ….
Q: In ogni caso, è molto strano – soprattutto nella società giapponese – che qualcuno aiuti e dia alcune idee al suo diretto concorrente.
MF:Di fatto io sono un pensionato ed una persona indipendente. Non vi è alcun ostacolo nell’aiutarli. Tuttavia, come ha fatto notare, capisco benissimo che nella società giapponese, è inopportuno aiutare i concorrenti. D’altro canto, mi sarebbe piaciuto dare una mano a Filippo, se non altro come un amico, dato che è un ottimo ingegnere.
Inoltre, se Valentino ritorna alla Yamaha l’anno prossimo, ho pensato che aiutare Filippo per il resto della stagione non sarebbe una cattiva cosa. Filippo mi ha mostrato diverse proposte per aiutarli. Gli ho detto di rispondere entro una settimana e lasciato l’Italia. Non appena tornato in Giappone, sono andato a Iwata e spiegato loro circa le proposte da Filippo.
Q: Come è stata la loro reazione?
MF: Tipicamente Giapponese. Mi hanno detto: “non possiamo evitarti di fare ciò che vuoi, ma ci aspettiamo che farai la cosa giusta.” non ha senso creare attrito tra di loro e me , così ho detto “OK, lasciamo perdere”
Q: Così, non andrà ad aiutarli dopo la pausa estiva ?
MF: No. Concludendo , non aiuterò la Ducati.
Q: Il 24 è andato a Tavullia. Di cosa ha parlato con Valentino?
MF: Quando sono arrivato in Italia, Valentino aveva già la sua decisione al 99% cioè di lasciare la squadra. Ma giornali e riviste dicevano che mi sarei unito alla Ducati. Mi disse che se questo era vero e che lui andava in Yamaha ed io in Ducati sarebbe stato imbarazzante.
Q: Dopo tutto, voleva conoscere le sue reali intenzioni del viaggio?
MF: Credo di sì. Durante il mio soggiorno in Italia, mi chiamò al mio telefono cellulare ogni giorno. Abbiamo deciso che sarebbe stato meglio vedersi faccia a faccia, quindi mi ha invitato a casa sua, a Tavullia. Dopo aver spiegato il mio scopo del viaggio, gli ho detto che al mio ritorno in Giappone avrei chiesto a Yamaha se erano d’accordo che io contribuissi con la Ducati quindi gli avrei fatto sapere la conclusione. Il giorno successivo dell’incontro di Iwata, gli ho inviato una e-mail a dirgli che non posso aiutarli.
Q: Lo ha convinto a tornare in Yamaha durante il vostro incontro?
MF: No. Non era necessario.
Q: L’anno prossimo , torna in a Yamaha . C’è la possibilità che lei lavori per lui come consulente?
MF:Molto improbabile. La Yamaha ha abbastanza potenziale per vincere per i successivi due anni. Dopo di che – voglio dire il 2015 o più tardi - potrei essere in grado di fare qualche consulenza, tuttavia, Valentino si sarà già ritirato dal mondiale MotoGP per quella data.
La società di consulenza è specializzato nella dinamica del veicolo e la creazione di soluzioni per il rumore e le vibrazioni, vale a dire, è un’attività sia per piacere che per il profitto per riempirmi la vita da pensionato. Questo è il motivo per cui non voglio entrare nel paddock della MotoGP. Come ho già detto, mi sono spostato a Kyoto per godere il mio pensionamento vita. Non tornerò indietro!
Q: Dal suo punto di vista , quanto sarà competitivo nel 2013 ?
MF: Be …ci sarebbero varie opinioni , ma personalmente ritengo che egli abbia ancora un notevole potenziale. Tuttavia, Jorge diviene sempre più consistente e velocemente che mai. Non è facile da battere anche per Valentino. Dovrebbe essere una bella lotta tra di loro. Staremo a vedere.
Q: C’era molta tensione in la Yamaha dal 2008 al 2010 a causa della rivalità tra Jorge e Valentino. Come sarà essere il prossimo anno?
MF: Immagino che la tensione tra loro salirà di nuovo. Non mi sorprenderei se Valentino pensasse a battere Jorge prima del suo ritiro. Egli è un pilota estremamente determinato. Mi dispiace per i ragazzi nel loro garage perché avranno mal di stomaco ancora una volta!
A parte questo, penso che YZR-M1 potrebbe essere resa più stabile. Questa moto molto competitiva è stato sviluppato con l’aiuto di Valentino da molto tempo. Con la sua nuova venuta in Yamaha, riprenderà un corso del suo sviluppo e sarà evidente.

C’è chi dice che Valentino abbia spinto Furusawa a non accettare il posto per paura di una Ducati competitiva nel 2013/14, personalmente credo che volesse sapere se accettava o no la proposta di Preziosi: se avesse accettato di lavorare per Ducati, Valentino sarebbe rimasto.

Lunedì, Ottobre 24, 2011

Ciao Sic

Una morte drammatica che mi ha lasciato stupefatto e senza parole.
Corri veloce nel cielo e guardaci da lassù.

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Lunedì, Giugno 20, 2011

Assen - Olanda 25 Giugno 2011

Honda trema, Ducati si scatena!

Sono in trepida attesa del prossimo gran premio dove la Ducati, sotto indicazione di Valentino, ha stravolto completamento il progetto Desmosedici 2011 originario e lo ha “millizzato”, cioè ha ridisegnato la moto rendendola simile alla versione Mille che correrà il prossimo anno.

Telaio, tubi si scarico, motore, alesaggio e corsa, forcellone. Praticamente tutto. Ed in più ha progettato un cambio che permette cambiate più veloci che generano meno scossoni alla moto nelle scalate più feroci.

E tutto questo e stato fatto in sole 5 settimane.

La sfida è lanciata: Davide (Ducati) contro Golia (Honda).

Forza Vale! Forza Ducati, Forza Penisola bagnata dal mar tirreno e dal mar adriatico! (he he, famosa battuta di Benigni ai tempi di Forza Italia :D )

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