Martedì, Settembre 1, 2015

Vixen ED130SS - Test (seconda parte)

Quella della focale effettiva del telescopio è un piccolo mistero.
I dati di targa del telescopio dicono: 130/860
Ovvero la focale è di 860mm
Avendo questo telescopio una lente di correzione posta dentro il tubo fuocheggiatore, ma in posizione finale, facilmente rimuovibile, il dubbio nasce: la focale dichiarata si riferisce al quella del telescopio con il correttore o senza? la presenza del correttore varia la focale del telescopio?
Queste domande nascono anche dalla considerazione che un telescopio rifrattore con rapporto focale 6.6 corretto nella cromatica tale da dichiararsi ED (e la prova su campo conferma la sua Apocromaticità) è un telescopio molto particolare, sicuramente di difficile (quindi costosa) realizzazione. Quindi è facile immaginare che il doppietto abbia una focale più lunga, tipicamente di f/7 o più, e che la lente correttrice riduce ai valori dichiarati.
Su internet non si trovano informazioni ufficiali a riguardo tranne in due casi, da prove fatte da due privati. Uno dichiara una focale di 1078mm, l’altro, più verosimilmente, una focale di 960mm.
L’astrofio Casarini invece sostiene che la focale del telescopio sia di 860 senza la lente.
Mi sono quindi preso la briga di cercare di misurarla. la prima prova l’ho fatta riprendendo Saturno e misurandolo con WinJUPOS. La serata non presentava un grande seeing quindi c’è una certa imprecisione nel risultato, ma il responso ha dichiarato una focale di 940mm
Non contento ho fotografato la luna con diverse configurazioni:
- A fuoco diretto, ovvero inserendo la fotocamera nel focheggiatore senza usare nessuna lente correttrice
- Con correttore originale
- con correttore/riduttore Vixen VX3666 0.67x

Il risultato, ad una analisi veloce, sembra molto chiaro: applicando la lente correttrice, la focale viene ridotta.
Analizzando infatti le immagini appare abbastanza evidente che la prima è sensibilmente più grande della seconda. La cosa è decisamente più marcata nella terza foto, dove la luna appare la più piccola del terno.
Oltre alla grandezza però, c’è da considerare anche l’aumento della luminosità della foto.
Per i tre scatti sono stati usati i soliti parametri, ovvero 100ISO e 1/125s. Data la totale assenza di nubi o velature, la luminosità registrata è effettivamente quella imposta dalla luminosità fotografica dell’obbiettivo. Essendo la seconda immagine, quella con lente correttrice originale, più piccola ma anche più luminosa, la conclusione, a parer mio, è inequivocabile: la lente correttrice agisce da correttore e da riduttore.

Resta quindi da svelare il mistero della effettiva focale del telescopio.
Per fare ciò, appena ne avrò modo, effettuerò una foto di un oggetto deep sky, un ammasso aperto ad esempio, da caricare su Astrobin e ridurre astrometricamente, così da poter ricavare, inequivocabilmente, la focale di ripresa e togliere una volta per tutte, il dubbio.

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Mercoledì, Agosto 26, 2015

Vixen ED130SS - Test (prima parte)

Prima o poi scriverò un vero e proprio articolo sulle mie impressioni riguardo l’ED130SS, ma al momento mi limiterò a pubblicare, ogni qual volta, un piccolo resoconto di ogni assaggio.

Ieri sera è stata la seconda volta che c’ho messo l’occhio. La prima è stata a casa di Gianluca la sera stessa che ho ricevuto il telescopio, ma è stata una serata un po’ frettolosa nella quale mi sono soffermato a valutare la collimazione ed il gradi di cromatismo residuo, per cui non me lo sono goduto appieno.

Complice una giornata serena, anche se a ridosso del cattivo tempo, mi sono appostato sul balcone ed ho aspettato che la luna passasse sul meridiano. Per “ingannare il tempo” ho puntato dapprima su Saturno che era in traiettoria quasi rasente ai tetti delle case.
L’immagine, tremolante a causa dello scambio termico, era comunque notevole. Ho usato, alternativamente, Gli oculari Ortho Abbe Baader GO da 6 e Antares da 9mm, combinandoli con la mia Powermate da 2,5x
Ho usato il telescopio privo di riduttore/spianatore di focale, e benché non abbia ancora verificato di persona, in giro sul web ho trovato 2 informazioni contraddittorie tra loro: la focale in questo caso o è da 1078mm o da 960mm. tendo a credere molto di più alla seconda affermazione, anche in relazione alla lunghezza del tubo ottico.
Facendo i conti con tale misura, gli ingrandimenti ottenuti sono:
9mm: 107x
6mm: 160x
9+barlow: 266x
6+barlow: 400x

La prima cosa che noto è una differenza di resa cromatica passando dal baader 6mm all’Antares da 9mm. Benché si dica e scriva che sono identici tra loro, ovvero che sono lo stesso oculare marchiato con due nomi diversi, la resa del baader è più calda, leggermente più gialla, mentre l’Antares da 9mm è, secondo me, neutra, ovvero più bianca.
Ovviamente in questa sensazione è al netto del calo luminoso, e quindi una percezione del colore ovviamente diversa.

Ieri sera, su saturno il massimo ingrandimento utile a cogliere dettaglio (ovvero scorgere nelle deformazioni del disco la Cassini) è stato 266x, oltre il quale l’immagine era, oltre che non leggibile, veramente uno schifo :P
Anche a questo potere però la Cassini era difficile, visibile solo in alcuni istanti di calma, e solo sulle anse. Era invece palese la differenza di colore sul globo e tutto sommato la visione del pianeta era piacevole, con uno sfondo scuro, bordi netti senza l’effetto flow della luce diffusa. La differenza con un catadiottrico è palese. Resta il fatto che la serata non offriva un seeing tala da rendere giustizia al telescopio. Mi ricordo la prestazione del piccolo ED81S su saturno la sera della congiunzione Venere Giove. Uno spettacolo puro, il più bel Saturno della mia vita!

Successivamente ho puntato la Luna e qui mi sono riappacificato con me stesso: essendo più alta sull’orizzonte il calore dei tetti non ha dato fastidio e la turbolenza rimasta era solo quella atmosferica (comunque abbondante).
In questo caso ho potuto sfruttare appieno i 400 ingrandimenti: l’immagine era sempre pulita, si riuscivano a scorgere i dettagli all’interno dei craterini della zona Sud del nostro satellite che, anche se visti attraverso un moto ondoso, questo aveva una onda lunga che permetteva comunque di apprezzare i dettagli più fini. Davvero una bella performance.
Non sono riuscito però a scorgere i Crateri di Plato, la zona ormai era illuminata quasi perpendicolarmente per cui non avevo nessun contrasto da sfruttare, ma solo la lieve differenza cromatica della superficie mi ha lasciato intuire qualcosa. stesso discorso per la Rima della valle Alpina, che era invisibile.

Sono passato poi ad analizzare il bordo lunare alla ricerca del tipico filino giallo o violetto, ma ad ogni ingrandimento usato, mi è stato impossibile scovarlo. Ebbene si, questo ED è un APO al 100% in uso visuale, non c’è dubbio alcuno!

Appagato dalle prestazioni offerte all’oculare ho voluto testare il riduttore di focale originale, sia in visuale che in foto tramite la Canon 450D.
Volevo verificare se la voce che circola circa una presunta tonalità giallina inserita nelle lenti in modo tale da abbattere il cromatismo fosse imputabile al riduttore o meno. Beh, a mio avviso non solo non c’è una colorazione giallina senza riduttore, ma non viene introdotta neppure con esso (avrebbe più senso in questo caso, poiché essendo studiato per la fotografia, un eventuale correzione per abbattere la dominate blu invisibile agli occhi ma non hai sensori fotografici potrebbe essere sensata).

Ho notato che effettivamente il correttore/riduttore riduce la focale del telescopio portandola ovviamente agli 860mm nominali: resta quindi il dubbio sulla focale reale senza il suo utilizzo, cosa che verificherò appena mi sarà possibile.

Ho anche provato ad usare il riduttore per i nuovi EDXXXS. Questo di avvita perfettamente al focheggiatore e riduce maggiormente la focale. Ho scattato due foto della luna con entrambi i riduttori ma non senza perché no ho trovato il raccordo adatto (trovato la mattina successiva ovviamente): avrei voluto poter confrontare i diversi scatti, mi accontenterò solo dei due effettuati)

Ovviamente per saggiare le prestazioni di riduttori/spianatori, è necessario inquadrare un ammasso aperto di stelle ed indagare sulla puntiformità stellare della foto, cosa che nella serata non è stata possibile per mancanza della materia prima :P per cui anche questo test è rimandato alla prossima occasione.

Concludendo il report devo dire di essere al momento pienamente soddisfatto, avere un rifrattore da 13cm realmente APO è un sogno che si è avverato e questo telescopio ormai mi farà compagnia finché morte non ci separi! :D
ED130SS_2015-08-25.01.jpg ED130SS_2015-08-25.02.jpg ED130SS_2015-08-25.03.jpg

Venerdì, Agosto 7, 2015

ARRIVATOOOO!!!

Uno speciale ringraziamento a Marco per averlo scovato in Germania, provato, testato e confezionato per il trasporto! Grazie davvero!!!!

ED130SS_2015-08-07.02.jpg

Giovedì, Luglio 23, 2015

Venduto il caro e affidabile C9.25 … :-(

Ebbene si, questo passo è stato fatto. Martedì 28 lo consegnerò al nuovo proprietario.
È stato uno strumento che mi ha regalato tantissime soddisfazioni, tutte le foto HiRes che ho fatto le ho fatte con lui, ho imparato con lui a farle.
Però ho deciso di cambiare un po’ tipologia di telescopio e tornare prepotentemente al vecchio e primo amore, ovvero il rifrattore.
Già con il piccolo ED81S ho delle grandi soddisfazioni, sia fotografiche che in visuale, ma sto puntando in alto e spero di diventare il proprietario del mitico ED130SS, ovvero il rifrattore dei sogni.
Per finanziarne l’acquisto però devo rinunciare a qualcosa, e dopo 5 anni di glorioso servizio, tocca al C9.25. Un peccato, ma sono sicuro che col nuovo strumento sarebbe stato a prendere la polvere in garage. Con la postazione di Tampiano oramai consolidata, mi si è aperto il mondo della fotografia deep, e voglio adesso dedicarmi un po’ di più a questa e alla sana osservazione visuale, ed un diametro da 130 è più che sufficiente per il seeing medio delle mie zone.
Beh, adesso devo solo trovare il rifrattore, che essendo fuori produzione, è alquanto difficile da scovare! :D

Lunedì, Luglio 20, 2015

Twitterio lungo

Considerando il seeing urbano e italiano ingenerale e considerano la vicinanza di Tampiano, sto seriamente pensando di cambiare radicalmente setup e tornare alle origini.
Mi sono innamorato di un vecchio (solo nel marketing) Vixen ED130SS, ovvero un rifrattore ED da 130mm di diametro e focale 860mm, spianata dal suo correttore interno, rimuovibile portando la focale a 920 (mi pare) oppure ulteriormente riducibile con il riduttore 0.67x che ho già.
Al di la della focale, ho un forte desiderio di tornare a guardare e vedere bene… e solo un rifrattore si avvicina alle mie esigenze.
Chissà se farò davvero questo passo, anche perché lo strumento è introvabile (…forse) ;)
Speriamo di si…

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