Giovedì, Settembre 9, 2010

Facebook: a cosa serve?

Dopo un mese dalla creazione del mio account posso descrivere la mia breve esperienza con facebook.
Soprattutto posso rispondere a questa domanda: a cosa serve Facebook?
In un primo momento è utile per trovare le persone di cui hai perso i contatti, dopo serve solamente a farti scassare i maroni.
Il fine del social network è nobile, ma il successo che ha avuto l’ha corrotto in ogni sua parte.
Ovviamente non è colpa dello strumento se mi trovo a scrivere questo, la colpa è degli utenti e dell’uso che ne fanno. Sarebbe come incolpare le armi se esiste la guerra, sarebbe un pochino scorretta una conclusione del genere, mica sparano da sole le armi… [more]

Beh, insomma, posso concludere che la mia personale esperienza non è molto positiva.
Decine e decine di cose scritte ogni giorno da molti, cose di nessuna importanza, che ti riempiono la schermata iniziale (io lo uso con l’iPod) e ti fanno chiudere l’applicazione immediatamente.
Potrei ignorarle, certo, (ma se ignoro cosa scrivono gli altri a che serve il social?) ma non posso non constatare il tempo che alcuni passano a fare quei giochini assurdi (farmville uno su tutti) oppure a riportare i link di varie pagine scritte da qualcun’altro o di qualche video di YouTube.
Non c’è niente di personale, un pensiero, una riflessione. Pochi si prendono la briga di scrivere qualcosa di loro pugno, è solo un:
-hei guarda cosa ho trovato in rete, ganzo vero? A lui ed altre 100 persone piace questo elemento! Figo!!!
-Come sono avanti, sulla mia bacheca 20 persone hanno detto che gli piace il mio stato d’animo!
-Che ci hai scritto?
-Una parolaccia.
-Forte! Piace anche a me!! Ok.

Però con facebook puoi fare altre cose: farti i cazzi degli altri. È stupendo per fare questo. Da un amico all’altro riesci a sapere chi conosce chi, com’è, che fa, con chi sta, se ha cacato duro o morbido e via dicendo.
Beh, insomma… non è il massimo.

Tenere un blog è qualcosa di molto più personale. È un diario. Tuo e di nessun altro. Oggi non so quanti tengano un diario.
Ti costringe a pensare, a premere i bottoni della tastiera, a scrivere un testo composto di frasi e periodi, frasi e periodi di cose che hai fatto tu, che pensi tu, sulle quali hai pensato tu.
In una frase ho scritto già tre volte la parola “tu”. Su facebook il “tu” si perde, anzi, non esiste. È impersonale, una rete di milioni di utenti che riportano cose scritte da altri. Che commentano con un click su un pollice in alto. Alla fine scompari, non sei nessuno. Però sei taggato in 500 foto.

Preferisco un blog.




facebookOFF.PNG

  1. Anonimo

    Giovedì, Settembre 9, 2010 - 07:56:24

    Facebook serve a trombare le ex compagne di classe che nel frattempo si sono sposate, divorziate, disilluse e non se la tirano più come vent’anni fa per dartela.

  2. Piero VDFN

    Giovedì, Settembre 9, 2010 - 09:11:41

    Concordo con te.
    Poi Facebook ha rotto anche perché secondo me se qualcuno vuole avere una fetta nel web deve impegnarsi a fare la fatica di imparare quel minimo di linguaggi web.
    Poi oggi è ormai tutto un copia e incolla.
    Anch’io per alcuni articoli copio le istruzioni che danno altri, ma poi cito la fonte e soprattutto le applico le cose che faccio e do le mie impressioni.
    Comunque anche twitter è un po’ come facebook ma forse è un po’ meglio…
    Fai sapere agli altri tutti gli affari tuoi ma almeno non riempi di foto etc.

Pannello di controllo

APOD

today.jpg

Sole - immagine corrente

Luce Bianca

latest_512_HMII.jpg

H-Alpha

latest_gong_color.jpg

Visitatori

Banner 300×250