Martedì, Febbraio 25, 2014

Optec NextGEN Wildfield 0.5x - [AGGIORNATO]

Ho deciso di cambiare riduttore di focale, vendendo il mio Alangee mark II e prendendo questo Optec NextGEN Wildfield 0.5x.
L’Alan funziona bene, insomma, benino, riesco a ridurre la focale di un fattore 0.55x che non è poco, ma non è un correttore di campo per cui si avverte sempre una certa curvatura ai bordi con riflessi tendenti a coma.
Il sensore reflex è grande per cui è normale che sia così, ma leggendo vari commenti autorevoli, tra i quali quelli di Plinio Camaiti, sono venuto a sapere che l’Optec è un riduttore appositamente studiato per gli SCT f/10 ed i nuovi sensori digitali, cosa che invece non era per l’Alan che era studiato per pellicola chimica.
Visto che l’acquisto era quasi alla pari con la vendita ho deciso di prenderlo.
è molto comodo usarlo in quanto presenta un naso da 2” da inserire nel porta oculari, ma i problemi sono sorti sull’attacco lato CCD.
Sul sito Optec era riportato il codice di vendita dell’articolo anello adattatore per reflex canon. una volta contattati però mi hanno detto che non è possibile usarlo con queste camere perché il back focus in asse del riduttore è di 51mm, mentre il percorso ottico della Canon è di 44mm, a cui va aggiunto quello dell’anello T2 che è di 10mm, per cui, con 55mm di percorso ottico, risulta impossibile usarlo correttamente.

mi sono messo alla ricerca di una soluzione e fortunatamente mi è stato detto che esistono degli anelli T2 con spessore 1mm!!!
Questo risolve il problema, perché il percorso ottico diventa di 45mm, per cui basta fare un adattatore su misura della lunghezza corretta per posizionare il sensore canon a 51mm ed è fatta.
Non vedo l’ora di utilizzarlo!!!

nextgen05_1.jpg nextgen05_2.jpg nextgen05_3.jpg nextgen05_4.jpg nextgen05_5.png

AGGIORNAMENTO
Raccordo fatto come da progetto, adesso aspetto l’anello M48 con baionetta Canon spesso 1mm e posso provare il nuovo setup!
nextgen05_6.png nextgen05_7.png nextgen05_8.png nextgen05_9.png

Venerdì, Febbraio 14, 2014

Meade Plössl 3000² 9.5mm

Visto che oggi è il mio compleanno, le poste hanno avuto la decenza di consegnarmi la raccomandata in tempo.

Come promesso è arrivato il 9,5mm, un pezzo d’ottica spettacolare (cazzo l’avevo venduto a fare dico io…) nella veste della seconda serie (col paraluce in gomma invece che senza)
Adesso dovrò fare il confronto con i Vixen.

Tanti auguri a me :D
meade_plossl_3000_95.jpg

ps
Ho trovato anche il 6,7mm seconda serie, per cui mi sono fatto una collezione moooolto interessante

Mercoledì, Febbraio 5, 2014

Breve test sugli oculari Meade 3000 da 5 e 16 mm

Sembra incredibile, ma appena ho portato in casa i due nuovi oculari, c’è stata una finestra di sereno di circa un ora che mi ha consentito di provarli brevemente su campo :O
La prova è stata effettuata su Giove, alto nel cielo alle ore 22:30 di ieri sera, utilizzando il piccolo rifrattore acromatico SkyWatcher 70/500.
16mm: L’ingrandimento fornito da questo oculare è di 31x, un valore basso ma che ha consentito di vedere Giove circondato da tutti e quattro i satelliti galileiani. La palla del pianeta, piccola nell’oculare, lasciava vedere le due bande rosse su un dischetto bianco avorio. L’oculare si è comportato bene sia al centro del campo che ai bordi, restituendo un’immagine simile nella luminosità e nella geometria. Incredibilmente non ho notato lo spettro secondario che mi aspettavo di vedere col il piccolo rifrattore. Con questo oculare il rifrattore posso utilizzarlo anche come cercatore! La visione era confortevole e comoda, col l’intero campo apparente visibile senza avvicinarsi troppo alla lente, per cui non si incorrono in problemi di appannamento in caso di forte freddo ed umidità. Mi ha fatto una buonissima impressione, ma il vero test andrà fatto con il C9¼
5mm: Contrariamente a quanto immaginavo, non ho avuto grosse difficoltà nella visione, si è un oculare un po’ estremo per la limitata estrazione pupillare, ma non impossibile come più volte letto in giro. Ho dovuto però piegare indietro il paraluce per poter vedere tutto il campo apparente. La visione a 100x fornita è stata veramente bella. Mi immaginavo un’immagine impastata ed invece il disco del pianeta era netto, con le bande equatoriali ben visibili, con accenni abbastanza facili ai festoni. Ho visto chiaramente l’assenza della GMR. Non c’erano aloni, residui cromatici, l’immagine era solo pulita, non esageratamente grande ovviamente, ma con un po’ di concentrazione sono riuscito a percepire molti dettagli. Anche in questo caso il residuo cromatico era nullo. Ho indagato il bordo del pianeta ma era nitido e senza falsi colori. Il disco del pianeta si è presentato di un colore bianco avorio, molto godibile. Assenza totale di immagini fantasma o luce diffusa. Insomma, mi ha fatto veramente un’ottima impressione!

Nota sul rifrattore:
Sarà di fattura economicissima (ha un focheggiatore imbarazzante, fa proprio caà), sarà un acromatico, sarà di piccolo diametro, ma cazzo, sfodera prestazioni che non mi sarei mai immaginato. A memoria non ricordo visioni di Giove fatte col mio vecchio Vixen 102M migliori di quella di ieri sera.
Sarà merito dell’oculare, ma con un 5mm solitamente, l’immagine inizia a degenerare, invece… pulitissima…
Una volta, sotto il cielo buio di Montecatini VdC, mi ha regalato una visione di M42 spettacolare, meglio di quella che riesco ad ottenere col C9¼ dal centro città.
Secondo me è un buono rifrattore.

AGGIORNAMENTO
Ieri sera, 06/02/2014, nuova serata sgombra dalle nubi, luna al primo quarto.
Mi sono appostato sul mio balcone in configurazione visuale, vale a dire niente PC, tele scopi in parallelo ecc ecc, perché avevo in mente di effettuare il test degli oculari anche col C9¼.
Con un seeing non particolarmente buono ed una trasparenza scarsa a causa della luna, la visione di Giove non è stata delle migliori, ma comunque il test a valenza, poiché ho confrontato i nuovi Meade 3000 con i miei Vixen LVW.
In particolare mi sono concentrato sul confronto degli oculari con la stessa lunghezza focale, il 5mm di entrambi ed il 16mm per i Plössl contro il 17mm “dell’Erfle” (lo schema ottico di ogni oculare grandangolare deriva dall’Erfle…)
Puntando la luna con le focali da 16 e 17, l’immagine fornita è risultata veramente incisa e spettacolare in entrambi, ma, mente il vixen restituiva una visione più ampia grazie al maggior AFOV e alla minore focale (ingrandimenti Vixen=138x - Meade=147x, campo reale inquadrato Vixen=0,47° - Meade=0,34°), il bordo lunare ha mostrato una sottile linea giallina, assolutamente trascurabile, segno di una aberrazione cromatica introdotta da qualche superficie vetrosa, mentre nel Meade questa era percettibile a tratti. Quindi non del tutto assente in entrambi gli oculari, ma più evidente nel LVW. Essendo presente in entrambi gli oculari posso pensare che una certa aberrazione cromatica possa essere introdotta dalla lastra correttrice del C9¼, amplificata maggiormente nel grandangolare piuttosto che nel Plössl. Inoltre nel 17mm era presente anche un piccolo riflesso dell’occhio, eliminato appena mi sono allontanato di qualche millimetro dalla lente, mentre nel 16mm nessun riflesso presente, ma la maggior vicinanza all’oculare lo faceva appannare. Fondo cielo nero in entrambi i casi.
Osservando con gli oculari da 5mm la visione dei crateri ad altissima risoluzione è stata veramente bella. Solite considerazioni sul campo inquadrato, ovvero maggiore nel Vixen, con conseguente più facilità di visione anche grazie all’estrazione pupillare, cosa che è critica nel Meade, ma le immagini fornite dal Plössl sono state di una purezza totale. Nessun cromatismo, nessun riflesso, immagine stabile e secca, di colore neutro. Nel Vixen l’immagine è stata altrettanto bella, come detto, più godibile per la semplicità, ma un pelo meno stabile e incisa, un pochino più morbida. Anche in questo caso però nessun cromatismo sul bordo lunare.
Ho provato ad eseguire un confronto anche su Giove, dove ho indugiato anche un po’ di tempo, ma il seeing era davvero brutto e rendeva di fatto la superficie del pianeta non sufficientemente dettagliata per poter fare un serio confronto. Posso dire che la visione era equivalente come dettaglio, alla comodità degli LVW si è contrapposta la leggerezza dei Meade, ma come visione sono alla pari (almeno ieri sera, sotto un seeing ottimo si noteranno le differenze)
Ultimo test Sirio e Rigel. Su Sirio ho tentato inutilmente di vedere Sirio B. Francamente non so se sia possibile con mio strumento, comunque sono riuscito solo a percepire qualche irregolarità negli anelli di diffrazione in intra-focale (telescopio super mega collimato, grandissimo C9¼!!) dove da una parte (anche ruotando gli oculari, è stato presente sempre un allungamento. Chissà..
Rigel B invece è stata palese con gli LVW, sia a 17mm che a 5mm, mente i Meade la evidenziavano meno, come se l’immagine fosse un po’ meno luminosa, differenza che invece non ho percepito negli altri test.

Meglio quindi i 3000 o gli LVW? Non ci sono fattori che fanno propendere la scelta per gli uni o per gli altri, quindi meglio entrambi! ;) :P

Ultima nota:
osservare la luna e conoscere tutti i nomi della zona che stai guardando perché forniti in tempo reale dalla mappa dello stabook Ten è una figata!

Pannello di controllo

APOD

today.jpg

Sole - immagine corrente

Luce Bianca

latest_512_HMII.jpg

H-Alpha

latest_gong_color.jpg

Visitatori

Banner 300×250