Meade Plossl 3000 seconda serie

Published by Lantaca on Mercoledì, Marzo 12, 2014

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strumentazione_meade_plossl_3000_serie_0.jpg Ho, con il tempo e la pazienza, ricostruito la serie quasi intera (manca la focale da 40mm) di questi fantastici oculari con schema Plössl.
Si dice che un oculare possa definirsi Ortoscopico quando restituisce una immagine prima vi aberrazioni cromatiche e distorsioni geometriche. Qualsiasi schema ottico quindi può essere definito ortoscopico, purché rispetti questa condizione. Di fatto solo due schemi ottici riescono a soddisfare questi stringenti vincoli e sono lo schema di Abbe, ed appunto, lo schema di Plössl. I puristi ed anche i fissati sostengono che gli ortoscopici sono solo gli Abbe. Vabbè, menate mentali.

Personalmente trovo questi oculari visivamente veramente belli: barilotto in metallo nero, con scritte incise verde. La serie che ho ricostruito è la seconda versione dei 3000, vale a dire, rispetto alla prima, che il barilotto presenta una parte goffrata per aumentare la presa, ed è stato aggiunto un paraluce in gomma. Inoltre, le due focali minori (6.7 e 5) presentano sulla parte superiore del barilotto, un bordo sporgente, forse inserito per tenere il paraluce.
Personalmente avrei preferito la prima serie, ma è solo un gusto puramente estetico, fanno più vintage! Ho avuto modo di fare un confronto sulla focale di 9.5mm della prima e della seconda serie, e posso garantire che sono identici otticamente.
L’anti riflesso è di un colore viola rosato e azzurro, dipende da come viene guardata la superficie della lente.
Ho usato (anzi, attualmente sto usando) questi oculari con un C9.25 ed un rifrattore ED APO 66/400 (che comunque presenta un po’ di cromatismo, per cui APO è un po’ esagerato a parer mio), il classico Scopos, o TravelScope o Equinox, dipende da chi lo commercializza.
La resa è veramente elevata, col C9.25 (più APO del rifrattore APO) il cromatismo è assente a qualunque focale anche guardando il bordo lunare, test che reputo più severo di tutti. La resa sui dettagli è elevata e le immagini fornite sono neutre (più fredde confrontate con i vixen LVW che sono “caldi”).
Per dare un giudizio gli ho confrontati più volte con i vixen LVW, usando le stesse rispettive focali: la resa di entrambi è equivalente, stessi dettagli visibili, ma a vantaggio dei Meade c’è la totale assenza di riflessi, compreso quello corneale, cosa che invece è presente sui vixen quando si osservano o Giove o la Luna, tutto a scapito del campo apparente, dove quello dei Vixen è più grande.
Difficile stabilire quale serie sia preferibile, dovendo scegliere una delle sue: forse propenderei per i Vixen, che sono più comodi (l’escursione pupillare del Meade 5mm è di 2mm, non proprio comoda direi…), ma se non si accettano compromessi di visione in alta risoluzione a discapito della comodità, meglio i Meade. Insomma, meglio tenere entrambe, potendo…

Oculari Meade Plössl serie 3000
Breve test sugli oculari Meade 3000 da 5 e 16 mm
Meade Plössl 3000² 9.5mm

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